Le donne sono in intima relazione con il dolore. Hanno la stessa capacità del metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate. Per un metallo la resilienza è il contrario della fragilità. Per una donna anche.
Lucilla, la protagonista, è una donna vittima di violenza psicologica e fisica da parte del marito, attraversata da lance di sofferenza e da mille pensieri che sbocciano fra le sue fronde, chiome femminee che profumano di primavera, di rinascita.
Lucilla splende, sole e non solo luna, e, seguendo la propria luminosa forza interiore, può operare una scelta: scrivere una fine già segnata o scrivere un nuovo capitolo, nero su bianco.